Raccogliere frutta: ci pensano i droniEsteri News 

Raccogliere frutta: ci pensano i droni

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Anche l’Italia guarda con curiosità all’utilizzo dei droni per raccogliere la frutta dagli alberi, attività diffusa in molte parti del mondo. In particolare Cile, Israele e Stati Uniti impiegano già da tempo i droni per questa attività con ottimi risultati.

I velivoli, infatti, sono particolarmente adatti a raggiungere anche i frutti sui rami più alti e possono riconoscere con esattezza quelli che sono effettivamente maturi e pronti per essere colti. In più i droni possono essere la risposta alla carenza di manodopera disposta a svolgere manualmente questo tipo di lavoro. L’azienda che più di tutte si è specializzata nella realizzazione di questa tipologia di droni è la Tevel Industries i cui mezzi si stanno diffondendo in diverse parti del mondo.

In un precedente articolo vi abbiamo già parlato dei primi droni di questa azienda per raccogliere la frutta, leggete anche “Raccolta di mele: nuovo progetto con droni”.

Droni per raccogliere la frutta anche in Italia

I droni della Tevel Industries che si occupano di raccogliere la frutta fanno gola anche in Italia. Questi mezzi, infatti, sono l’ideale per la raccolta di oltre 40 tipi diversi di mele, pesche, prugne, albicocche e pere. Si tratta quindi di prodotti largamente coltivati nel nostro paese. Il sistema prevede la presenza di otto droni per ogni piattaforma.

I mezzi analizzano i frutti grazie all’intelligenza artificiale e riconoscono quelli pronti per essere colti. Ecco quindi che entra in gioco il sistema di aspirazione automatico che stacca delicatamente il frutto. Il lavoro fisico dell’uomo sarebbe solo quello di guidare il trattore che trasporta la piattaforma e di programmare l’AI sulla tipologia di frutto da raccogliere.

Oltre ad occuparsi di raccogliere la frutta, questi droni sono anche in grado di dare utili informazioni sul contenuto di zuccheri e sulla presenza di eventuali malattie. Si tratta di un lavoro di monitoraggio e controllo delle colture decisamente utile all’agricoltore per comprendere lo stato di benessere dei suoi prodotti.

In più, qualora il drone riconoscesse che un determinato frutto non fosse ancora pronto per essere colto, semplicemente vi passerebbe in un periodo successivo. In questo modo si limiterebbero anche gli sprechi legati a frutti colti troppo acerbi o lasciati marcire.

Rispetto alle prime notizie di droni per raccogliere la frutta con appositi bracci dotati di piccole tenaglie, la novità sta proprio in questo sistema di aspirazione. Un modo meno invasivo e sicuramente più delicato che ridurrebbe ulteriormente eventuali danni ai frutti.

La tecnologia dei droni arriva quindi in soccorso ad un tipo di attività decisamente impegnativo e difficile che spesso era sinonimo di sfruttamento per i lavoratori che venivano sottopagati e costretti a turni massacranti.

 

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